Che cos’è per Te l’Azione Cattolica? Cosa significa per Te aderire all’Azione Cattolica?
Sono due tra le domande più belle e nello stesso momento più complicate. Quando ci vengono rivolte da qualche “esterno” all’associazione hanno un sapore unico.
In certi momenti sottendono pure lo stupore di chi vorrebbe dirti “ma quanta passione ci metti!” o “chi te lo fa fare” …
La campagna adesioni 2022/2023, a partire dalla sua locandina, ci offre qualche risposta a queste domande. Non risponderemo certo nelle successive poche righe e nemmeno offriremo un’esegesi interpretativa della ricchissima locandina che fa da sfondo al cammino di quest’anno.
Vi invitiamo solo a porre lo sguardo sulle tre strade che a partire da questo strumento, fra qualche giorno appeso in tante nostre sale d’incontro, raccontano la prospettiva del cammino che ci aspetta:
Raccontano il dono straordinario di fare strada insieme tra generazioni diverse. L’unitarietà di chi condivide strade e storie a latitudini diverse che diventano ricchezza per tutti.
Sono il segno della condivisione associativa, di quell’essere sempre, nel viaggio della vita quotidiana, “tutti per uno e uno per tutti” vivendo la corresponsabilità del sostegno e dell’aiuto reciproco. Sono invito a stare insieme tenendoci per mano, a costruire insieme allargando sempre il cerchio, a ripetere ancora, insieme, “prendi queste nostre mani (fanne vita fanne amore)”.
L’esperienza di questi anni, segnata dai distanziamenti, ci ha rivelato il dono e la ricchezza del nostro camminare insieme in Ac e nella Chiesa. Nel ripartire di quest’anno ci piace pensare che ciascuno si faccia protagonista di un “passo incontro all’altro”, dell’esperienza sinodale che è di tutta la Chiesa. Formati e provati dagli ultimi anni che sono stati segnati dalla fatica del non poter condividere gli stessi spazi, proprio a partire dall’esperienza associativa, confermiamo che è Insieme, l’unico modo per ricominciare e invochiamo per tutti come dono dello Spirito, “il brivido dei cominciamenti” con le parole di don Tonino Bello.
C’è un regalo semplice e immediato che possiamo fare a quanti vogliamo bene e incrociamo nel quotidiano: è raccontare la nostra storia personale fatta di mani e cuori che fanno strada insieme pronti a impegnarsi nel servire che dà gioia; è invitare le persone ad arricchire il nostro cammino con la loro vita e arricchire sé stesse nello scambio reciproco; è accompagnare quanti più “cercatori” possibile alla scoperta della parte migliore di sé che moltiplica la bellezza nel dono.
Passiamo all'altra rivaOrientamenti per il triennio 2021-2024La XVII Assemblea nazionale, celebrata in un’inedita modalità digitale, ha saputo fare memoria dell’esperienza vissuta insieme come associazione e a rilanciare le sfide che la pandemia ha in gran parte rivelato e consegnato. Le indicazioni dell’Assemblea costituiscono insieme l’orizzonte e la prospettiva della vita associativa nei prossimi anni; invitiamo pertanto tutti ad approfondirle e a svilupparle a partire dalla domanda che le ha ispirate e che diventa particolarmente preziosa nella fase della progettazione: “Per chi siamo?”. Gli orientamenti per questo “insolito” triennio, già ampiamente iniziato nei nostri gruppi e associazioni di base, vogliono essere delle indicazioni di priorità da assumere e di processi da attivare per dare forma, tutti insieme concretamente e localmente, a un’AC intraprendente e appassionata. Si tratta di linee di lavoro che dovranno guidarci a guardare sempre più la vita associativa come luogo di maturazione umana e cristiana delle persone, sia attraverso la cura delle relazioni, sia attraverso le relazioni di “cura”, promuovendo una corresponsabilità diffusa e inclusiva che allena tanto alla cittadinanza, quanto alla piena partecipazione alla vita ecclesiale. |
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Scarica il pdf del documento completo in formatoOrientamenti per il triennio 2021-2024 | |||||||||||||||||
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2022/2023
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AdultiFatti di voceChiamati ad essere evangelizzatori, testimoniamo con passione il nostro essere cristiani nei luoghi che frequentiamo, con le persone che incontriamo. È questione di “fatti” che si realizzano, di incontri che accadono, di parole che ricordano, grazie allo Spirito, la Parola. La nostra voce diventa allora strumento con cui Dio si fa vicino, dona la sua forza, ama, dà senso all’esistenza di ognuno. Attraverso un itinerario suddiviso in cinque tappe, Fatti di voce si presta a creare percorsi trasversali e originali, da utilizzare non solo all’interno dei gruppi di Ac, ma anche al di fuori di essi. Sperimentare e coltivare alleanze con altre realtà, nell’ottica propria della generatività, è il compito che ci aspetta, è spinta coraggiosa ad allargare gli orizzonti alla luce del verbo “sperare”, che accompagna l’associazione in questo anno pastorale. Il Sinodo, tempo di Grazia, ci aiuta a ripartire da qui, dall’ascolto sapienziale, in cui, come Chiesa, siamo chiamati ad ascoltare e a fare scelte concrete. |
GiovaniTutti i santi giorniA guidarci sarà il Vangelo di Matteo (Mt 28, 16 -20). Negli ultimi versetti ci troviamo di fronte a dei discepoli disorientati e pieni di paura, sono in undici e non più in dodici. Gesù li incoraggia ad andare e a portare il messaggio di speranza a tutti, ricordando che non saranno mai soli. «Andate dunque» una frase che porta in sé coraggio, con quel «dunque» Gesù invita a non temere, a non tirarsi indietro e a non aver paura di sbagliare e andare «fuori strada». Forse, a volte, è proprio andando fuori strada che è possibile trovare nuovi percorsi e nuovi punti di vista, imparando a guardare al mondo con occhi nuovi Per noi giovani è sempre più difficile immaginarci come evangelizzatori e discepoli in una quotidianità sempre più caotica e frenetica, in cui ci sembra di non poter sbagliare e dover percorrere strade già tracciate.«Tutti i santi giorni» è un viaggio da intraprendere insieme al proprio gruppo giovani e nasce dall’idea di sperimentare la consapevolezza di vivere ogni giorno il Vangelo, in ogni ambito della nostra vita. Attraverso questo sussidio vogliamo ribadirci che Gesù «è con noi fino alla fine del mondo» e ci aiuterà in ogni scelta e percorso. |
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GiovanissimiIl primo passoA guidarci sarà il Vangelo di Matteo (Mt 28, 16 -20). Mettersi in cammino, fare il primo passo vuol dire perdere la stabilità, ma siamo consapevoli che quell’instabilità è solo temporanea e che, passo dopo passo, sarà possibile raggiungere una nuova meta. In quell’ «andate dunque» c’è tutta l’energia che ci rende capaci di partire, la parola che guiderà il percorso, infatti, sarà «slancio», quella spinta che ci porta ad andare avanti. Motivazione, Prossimità e Protagonismo saranno le attenzioni su cui proveremo a riflettere insieme, interrogandoci sulla spinta che porta a muoverci, il modo in cui siamo vicini agli altri e come partecipiamo con impegno ogni giorno nella realtà che abitiamo. «Il primo passo» è un cammino da compiere insieme ai giovanissimi per riscoprire il desiderio di andare con coraggio e speranza nei luoghi della nostra quotidianità e generare nuove domande. |
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ACRRagazzi, che squadra!Da soli si va veloci, ma insieme si va lontano. (Proverbio africano). Lo sport, quindi, è fondato su un presupposto iniziale: la collaborazione e l’accordo sulle regole costitutive. Ci sono varie modalita` con cui i partecipanti cooperano per far sì che un evento sportivo si realizzi. Infatti, la collaborazione è precedente ed è la base della competizione. In questo senso, lo sport è l’opposto della guerra, che si scatena quando le persone credono che la cooperazione non sia più possibile e quando viene a mancare l’accordo sulle regole fondamentali. Nello sport, l’avversario è un partecipante al contesto codificato dalle regole e non un nemico da annientare. Infatti, è la presenza di un avversario che fa emergere il meglio di un atleta e per questo l’esperienza puo` essere piacevole e avvincente. Nell’anno della compagnia in cui il cammino dell’ACR ci invita a riflettere sul mistero della Chiesa, dove ognuno è chiamato a scoprire un carisma particolare, l’ambientazione che aiuta i ragazzi in questo percorso è quella degli sport di squadra.
Le discipline che rientrano in questa grande categoria, infatti, sono “palestra” di vita cristiana. In una squadra ogni componente non gareggia per sè stesso, utilizzando il suo talento senza pensare agli altri. Se vuole disputare una bella gara, una bella partita, e perchè no anche vincere, deve pensare alla squadra, deve adattare il suo passo, il suo gioco a quello dei compagni e con loro dev’esserci sintonia, bisogna capirsi al volo. In una squadra è importante il lavoro di tutti L’icona biblica che supporta questo percorso è il Vangelo di Matteo, capitolo 28 versetti 16-20. Evangelizzare è la missione della Chiesa, non solo di alcuni, ma la mia, la tua, la nostra missione. L'Apostolo Paolo esclamava: «Guai a me se non annuncio il Vangelo!» Per evangelizzare è necessario aprirsi all'orizzonte dello Spirito di Dio, senza avere timore di che cosa ci chieda e dove ci guidi. Affidiamoci a Lui! Lui ci rendera` capaci di vivere e testimoniare la nostra fede, e illuminera` il cuore di chi incontriamo a tal punto da fargli dire: Ragazzi, che squadra! |