domenica, 1 dicembre 2024
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 Adesione 2024:
Come aderire all'AC

Adesione 2024

L’Ac è questione di cuore



Volti. Mani nelle mani. Generazioni a confronto. Un unico bisogno: quello di dare e di ricevere. Il manifesto di quest'anno racchiude in uno scatto e in una frase il carattere essenziale della nostra associazione: con tutti e per tutti. Come ci ha ricordato il Presidente nazionale Giuseppe Notarstefano all Incontro nazionale delle Presidenze diocesane: dobbiamo vivere il servizio associativo come occasione di accompagnamento alle persone, non lasciandole mai sole. Perché «l'Ac si costruisce nel cuore e non nelle sacrestie». L'Ac è questione di cuore, di passione per "l'incontro", perciò squarcia le solitudini e ci mette quotidianamente di fronte al nostro più profondo bisogno di dare e di ricevere.

Abbiamo tutti bisogno di dare e ricevere

Anche quest'anno faremo esperienza di quel "sì" all'associazione che ci ha permesso di riconoscerci come bisognosi di ricevere e di dare amore nella semplicità del quotidiano, nelle occasioni che l'associazione ci dà: percorsi formativi, esperienze di servizio ai più fragili, condivisione della vita, arricchimento spirituale e tutto ciò che da oltre 150 anni rende l'Ac una grande famiglia di cristiani che imparano l'arte del vivere insieme, intrecciando la propria esistenza a quella degli altri, di tutti… ma proprio tutti tutti tutti!

Ecco perchè sceglieremo nei prossimi mesi di raccontare e di proporre l'adesione a chi attende solo che facciamo il primo passo. È questo il tempo in cui mettere in moto la creatività delle nostre associazioni e preparare le adesioni 2023/2024 e raccontare la nostra gioia di essere e camminare insieme… a qualcuno in più, anzi, a tutti.

Raccontiamo il valore dell'associazione

questo il tempo in cui chiederci: quante persone si affacciano alle nostre iniziative a cui non abbiamo mai raccontato il valore dell adesione? Quante persone dopo il covid non si sono pi riavvicinate e come intercettarle? Come preparare in tutte le associazioni parrocchiali della nostra diocesi delle iniziative di racconto e promozione dell'associazione?

Il nostro "sì" all'Ac parte dal nostro bisogno di ricevere e di dare, il nostro bisogno di costruire associazione là dove siamo, con le persone che ci circondano, sempre in missione verso l'altro che sta solo aspettando un nostro primo passo per aderire.

Passiamo all'altra riva

Orientamenti per il triennio 2021-2024

La XVII Assemblea nazionale, celebrata in un inedita modalità digitale, ha saputo fare memoria dell'esperienza vissuta insieme come associazione e a rilanciare le sfide che la pandemia ha in gran parte rivelato e consegnato.

Le indicazioni dell'Assemblea costituiscono insieme l'orizzonte e la prospettiva della vita associativa nei prossimi anni; invitiamo pertanto tutti ad approfondirle e a svilupparle a partire dalla domanda che le ha ispirate e che diventa particolarmente preziosa nella fase della progettazione: "Per chi siamo?".

Gli orientamenti per questo "insolito" triennio, già ampiamente iniziato nei nostri gruppi e associazioni di base, vogliono essere delle indicazioni di priorità da assumere e di processi da attivare per dare forma, tutti insieme concretamente e localmente, a un'AC intraprendente e appassionata. Si tratta di linee di lavoro che dovranno guidarci a guardare sempre più la vita associativa come luogo di maturazione umana e cristiana delle persone, sia attraverso la cura delle relazioni, sia attraverso le relazioni di "cura", promuovendo una corresponsabilità diffusa e inclusiva che allena tanto alla cittadinanza, quanto alla piena partecipazione alla vita ecclesiale.

Scarica il pdf del documento completo in formato

 Orientamenti per il triennio 2021-2024

Anno associativoBrano annoVerbiImpegni
2021/2022"Fissi su di Lui"
(cfr. Lc 4,14-21)
ContemplareLavoro con i consigli parrocchiali e diocesani
2022/2023"Andate dunque"
(cfr. Mt 28,16-20)
SperareLavoro con gli educatori e gli animatori
2023/2024"Chi mi ha toccato?"
(cfr. Mc 5,21-43)
Prendersi curaItinerario assembleare

2023/2024
Chi ha toccato le mie vesti?

La narrazione dell’icona biblica scelta per l’anno associativo 2023/2024 (Mc 5,21-43) contiene, quasi come perno centrale, la domanda di Gesù registrata dai discepoli: «Chi ha toccato le mie vesti?». Le protagoniste principali sono due figure femminili: una donna affetta da perdite di sangue e una ragazza morente.

Ci troviamo di fronte a due racconti intrecciati. Gesù, il quale viene “toccato” dalla donna e che “tocca” a sua volta, prendendo la mano della fanciulla, guarisce entrambe o – meglio – si prende cura di loro. Il Vangelo evoca – oltre alla guarigione – un desiderio di incontro, una riduzione delle distanze, un recupero della gioia di vivere. Il Signore Gesù si prende cura del cuore, della relazione di fede, facendo gustare la risurrezione. L’itinerario sinodale, analogamente al tragitto di Gesù, giungerà a una “cura” che si tradurrà in concretezza, che arriverà a decisioni operative, aprendo di fatto orizzonti di speranza.


Le proposte formative

Adulti

Vite a contatto

Ogni nostra giornata è fatta di tanti incontri, a volte voluti e cercati e a volte impensati e impensabili. Possiamo dire che la nostra vita prende forma a partire dagli incontri che facciamo. Il primo è l’incontro con il Signore e poi, certamente, ogni incontro con i fratelli. La ricchezza che ne deriva fa bella la nostra esistenza e la cambia. .

L'icona biblica

Nel racconto del Vangelo di Marco (5,21-43), che accompagna il percorso formativo di questo anno, l’emorroissa e Giairo mossi da una profonda fede trovano in Gesù colui che cura le loro ferite e dà pienezza alle loro vite. Anche per noi la domanda sulla fede è il punto di partenza: per metterci in gioco da adulti nella quotidianità, per imparare a scorgere in essa l’abbondanza dei Suoi doni, a volte, sorprendenti. La fede ci aiuta a fare l’impossibile, a dare forma alle nostre idee, a perseverare in mezzo alle difficoltà. Ci spinge “oltre” gli ostacoli, al noto, al certo, verso l’Altro e gli altri. Ci mette di fronte a continue sfide, alle quali siamo chiamati a rispondere aprendoci con gesti di cura e carità. Si alimenta nella testimonianza e si traduce in gesti semplici , in capacità di ascolto, in relazioni accoglienti, in un tocco, gentile e discreto, che passa da persona a persona.

Il percorso

Nelle tappe di questo testo, che accompagna il cammino annuale degli Adulti di Azione cattolica, scopriremo la bellezza dell’incontro con i suoi imprevisti, la ricchezza che viene dall’accogliere, l’importanza di sapersi far cambiare da ciò che accade e quanto sia fondamentale avere cura di ogni incontro e di ciò che comporta nella nostra esistenza.

Da qui l’immagine della copertina del testo che racconta di una quotidianità, a volte frenetica, che siamo invitati a cogliere e sfruttare. Ogni strada, ogni luogo della vita, ogni incontro diventa via attraverso cui Dio si affianca a noi e si fa scorgere nei volti delle persone. Alcune di esse hanno bisogno di sostegno, di ascolto, di cura, anche solo di un sorriso. Altri imprimono nel nostro cuore la certezza che in quel preciso momento, in quel particolare incontro, in quel dato luogo, il Signore ci ha visitato in modo speciale. Dio scrive la sua storia per noi nelle relazioni che viviamo e ci parla nei volti che incontriamo, si fa vicino, dona la sua forza e il suo sostegno, incoraggia, conforta, ama, dà senso all’esistenza di ognuno.


Giovani

Tocca (a) te

Quest’anno la guida si chiama “Tocca (a) te!” perché nell’icona biblica che ci accompagnerà nel 2023/24 ci ha molto colpito la disponibilità con cui Gesù si lascia toccare dall’imprevisto (la sofferenza della donna emorroissa, l’inquietudine di Giairo) e il realismo con cui risponde a chi lo chiama. Crediamo che il Signore ci solleciti proprio a lasciarci toccare da ciò che ci accade, per avere a nostra volta un tocco di cura nei confronti delle persone che incontriamo.

Abbiamo immaginato un percorso in tre moduli: uno introduttivo, un grande modulo centrale, e uno conclusivo di rilancio. Nel modulo centrale sono proposte cinque esperienze che interpellano la nostra vita di giovani e quella di chi è intorno a noi: il servizio, l’incertezza, l’amore, la sofferenza e la figliolanza.




In ognuno di questi sotto-moduli abbiamo previsto alcune fasi:

  • “riconoscere”, cioè notare lo stato della propria vita e raccogliere le proprie domande su quel tema;
  • “interpretare”, cioè guardarsi alla luce della Parola (in particolare attraverso un Salmo). Il libro dei Salmi ci sembrava perfetto per accompagnarci: è un libro che ha a che fare con la quotidianità, con la varietà dell’esperienze umane, gioie e dolori, fatiche e speranze. Lì possiamo riscoprire un desiderio di cura a nostra misura.
  • “scegliere”, ovvero farsi ingaggiare concretamente per immaginare prospettive future.


Giovanissimi

Effetto domino

Effetto domino è la proposta formativa che l’Ac offre agli educatori di gruppi di Giovanissimi (15-18 anni) per il cammino di gruppo e individuale durante l’anno 2023/2024.

Quest’anno si chiama “Effetto domino” perché nell’icona biblica che ci accompagnerà nel 2023/24 c’è proprio una catena di bene avviata da Gesù: dall’ascolto prestato a Giairo, al tempo dedicato all’emorroissa, fino alla resurrezione della figlia del capo di sinagoga. I giovanissimi possono prendere coscienza che il bene non resta chiuso in sé stesso, si propaga come un’onda: anche loro possono avviare buone pratiche per costruire a piccoli gesti un mondo migliore (e, con esso, il Regno dei cieli).

Abbiamo immaginato un percorso in tre moduli (oltre ai classici “Let’s start” di introduzione e il “Carry on” di conclusione e rilancio):

  • “Maneggiare con cura”: qui poniamo l’attenzione sulle nostre imperfezioni, che spesso nascondiamo per paura di ricevere una ferita, proprio dove siamo sentiamo una maggiore fragilità. Sentiamo però il bisogno che ciascuno e ciascuna trovi il coraggio di rendere visibili le proprie ferite, per dare valore alla pienezza della propria vita. Riconoscere di essere fragili significa aprirsi a chi abbiamo intorno, sentendo la necessità di toccare e farsi toccare, ma sempre con cura.
  • “(Non) ti aspettavo”: non dobbiamo temere di parlare di imprevisti. È il momento che ciascuno e ciascuna veda quel percorso da ricalcolare come un qualcosa di inatteso in cui lo Spirito può manifestarsi, non come un piano andato all’aria o un evento negativo. Vogliamo far caso a tutto ciò che accade di inaspettato, per porre attenzione a come ci sentiamo quando qualcosa “ci capita” e come, tutto questo, possa essere occasione di crescita, quella crescita che forse neanche ci aspettavamo.
  • “Cuore a cuore”: tempo di toccare in profondità la nostra umanità. Ciascuno e ciascuna assegna un ruolo centrale agli affetti e questo è particolarmente vero durante l’adolescenza. Per questo è importante riflettere insieme sulle relazioni che abitiamo, dell’attenzione che dobbiamo avere per farle nascere e per abitarle. Dobbiamo porre nuovamente al centro l’importanza di relazioni che si basino sull’empatia e sul rispetto, relazioni in cui al centro vi sia sempre un atto di cura di chi sa stare cuore a cuore con i fratelli e le sorelle.


ACR

Questa è casa tua

Nell’anno della sequela, in cui il cammino dell’ACR invita i bambini e i ragazzi a fare esperienza dell’incontro sempre nuovo e unico con il Signore, vivendo ogni passo del cammino ancorati alla Sua Parola, vogliamo entrare nell’ambiente della Riserva Naturale come sfondo e cornice di questo percorso. Poche cose al mondo possono stupire e meravigliare quanto la bellezza di laghi e fiumi, la grandezza delle montagne, tra le onde del mare, gli odori e le sensazioni di boschi e foreste. Definite “aree naturali protette”, nate come luoghi per preservare la flora e la fauna locali, le riserve naturali sono come piccoli angoli di paradiso in cui scoprire i vari ecosistemi del mondo nella loro forma originale: veri e propri musei a cielo aperto che raccontano il paesaggio, la natura e la storia di territori unici.


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