venerdì, 19 aprile 2024
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Esercizi spirituali per giovanissimi

La bella vita? Seguire Gesù!

“La bella vita”, il tema annuale del percorso giovanissimi dell’Ac nazionale, è stato il ritornello dei due giorni di esercizi spirituali dell’Acg della nostra diocesi.

A Cinquecerri di Ligonchio, lontani dalla loro quotidianità, i ragazzi sono stati invitati a riflettere con diverse modalità sulla domanda: “Come si può avere una bella vita?”.

Punto di partenza era la loro idea personale di “bella vita”, stimolati da un video di provocazione su alcuni stili di vita. Poi, suddivisi in due gruppi, biennio e triennio, guidati dagli assistenti don Francesco Avanzi e don Gabriele Valli, si sono lasciati trasportare nella preghiera e nel silenzio per capire insieme come tessere una bella vita.

Le meditazioni sono partite dalla figura di Abramo, che risponde alla chiamata fidandosi di una promessa di “vita benedetta”; per poi soffermarsi sulla figura di Martin Luther King e sulle tre dimensioni da lui indicate per vivere una “vita completa”: la larghezza (la comprensione di sé), la lunghezza (la relazione con gli altri), l’altezza (l’avere un progetto che contempli l’eternità). A queste ne va aggiunta una quarta, il peccato (ne hanno preso coscienza nelle confessioni e nei colloqui con i sacerdoti). La terza meditazione ha invece presentato la vita interiore come strumento per avere la “bella vita” (si veda il Progetto formativo Ac).

Hanno partecipato ragazzi di Regina Pacis, Bagnolo, Fatima, Poviglio, unità pastorale Budrio - Canolo - Fosdondo, unità pastorale Mandrio – Mandriolo – S.Martino, unità pastorale San Quirino - San Prospero - Fazzano, Buon Pastore, Duomo, Montecchio e Aiola, Massenzatico, Rubiera, Scandiano: sono tutti da ringraziare, assieme ai loro educatori, per l’entusiasmo e l’impegno.

“Una delle cose più belle che ho capito”, ha detto Veronica, di Bagnolo, “è che per avere una bella vita bisogna anzitutto guardare dentro noi stessi e conoscerci a fondo… e per fare questo serve un po’ di silenzio!”. “Peccato che di ritiri ce ne sia uno solo all’anno!”, ha aggiunto Beatrice; “è stato un po’ come essere una pila scarica dentro un caricabatterie collegato alla corrente… ora mi sento molto più piena!”. “Questi esercizi mi hanno permesso di scoprire aspetti di Gesù che prima non conoscevo del tutto, e di avvicinarmi di più a Lui”, dice Luca di Mandrio; “inoltre ho potuto conoscere nuova gente e rafforzare vecchie amicizie”.

“In tanti ci possono dire parole sulla bellezza della vita. Ma abbiamo bisogno, e solo Gesù lo sa fare, che qualcuno ci parli di quella bellezza che tocca l’eternità”, ha sottolineato Martina del Buon Pastore (Reggio).


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