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Campo scuola ACG in Val di Fassa

Cercatori di Bellezza, al di là delle cose

dal 25 al 31 agosto 2013


Gli incontri durante l’anno sul tema della “Bella vita” ci avevamo già messo in cerca della Bellezza, quella vera… Allora per il camposcuola quale meta migliore dell’Umbria? Non solo per le sue bellezze naturali incantevoli e per le costruzioni che nei secoli ha compiuto l’uomo e che si sposano dolcemente con il paesaggio… ma anche per i santi che l’hanno vissuta nel suo splendore. Come San Francesco d’Assisi e fratel Carlo Carretto. Il primo, patrono dell’Ac e giovane dalla storia incredibilmente sempre attuale; il secondo, personaggio caro all’Azione Cattolica, dalla vita densa di scelte e impegno, variegata e sempre rinnovata nella ricerca dell’Amore pieno.

Seguendo il loro passaggio ci siamo messi in ricerca della vera Bellezza… E come? La nostra avventura parte da Spoleto, raggiunta in pullman. Qui, grazie a una caccia al tesoro all’ultimo fiato, abbiamo potuto esplorare le meraviglie della città.

Proprio qui San Francesco fece il sogno che gli fece capire la sua vera vocazione. Lui, che era intenzionato a diventare cavaliere, quella notte sognò una voce che gli chiedeva: “Francesco, chi vuoi servire, il servo o il padrone?”. Allora, invece di proseguire per la guerra in Puglia tornò ad Assisi: ormai aveva scelto per chi combattere! Un bell’invito a scegliere la vera Bellezza che può riempire la vita! Da qui, in mountain bike abbiamo raggiunto Spello, il paese di Carlo Carretto. La bellezza del paesaggio e delle sue città (Trevi, Bevagna, Montefalco...) ci ha lasciati estasiati! A Spello abbiamo potuto passare un’intera giornata a casa San Girolamo, l’eremo degli ultimi anni di fratel Carretto, fraternamente accolti da Gigi Borgiani, segretario nazionale dell’Ac, e da sua moglie.

Gigi ci ha raccontato l’appassionata vita di Carlo: prima vicepresidente nazionale Ac Giovani nel dopoguerra (ai tempi si chiamava Giac: Gioventù Italiana di Ac), poi a causa di alcuni attriti ed al termine del mandato si recò nel deserto del Sahara per 10 anni, spinto dalla scelta di entrare nella Fraternità dei Piccoli Fratelli di Gesù di Charles de Foucauld. Rientrato in Italia, fece proprio di Spello l’eremo in cui vivere in lavoro, preghiera e accoglienza dei giovani in ricerca.

Fratel Carlo era stato fortemente ispirato nella sua vicenda personale da San Francesco, di cui ha scritto anche un’appassionata biografia, per cui non potevamo certo non andarlo a conoscere di persona.

E così, stavolta a piedi, abbiamo abbiamo raggiunto Assisi, con una tappa suggestiva all’Eremo delle Carceri. Con l’aiuto di suor Sara Narcisi, delle Francescane Angeline, originaria della parrocchia di Fatima di Correggio, abbiamo scoperto i luoghi di Francesco nella giornata dedicata alla ricerca della vocazione: abbiamo potuto così rivedere anche la nostra vita, riaccendendo i sogni, i desideri che Dio stesso ci ha messo nel cuore. Abbiamo scoperto che la vocazione non è un compito da svolgere, non è in contrasto con le nostre aspirazioni, non ci viene imposta: Dio stesso ci mette nel cuore questo desiderio di felicità e lo innesta nella nostra storia, nel nostro essere! La vocazione è il nostro desiderio più profondo di felicità! A questo punto eravamo pronti per l'ultima tappa: in treno a Senigallia, dove un buon bagno di mare ci ha rinfrescato dalle fatiche della ricerca! Lungo questo viaggio appassionato, ogni giorno i gruppi sono stati chiamati ad azionare alcune App per permettere il funzionamento del campo: iBreviary (liturgia), GamesLab (animazione), GroupNinja (servizio), IstaBeauty (per immortalare i frammenti di bellezza incontrata) e Cerca- Story (per raccontare tramite un video girato nei diversi luoghi il tema della giornata, e condividere poi i frutti del lavoro durante la compieta serale).

In questo modo i ragazzi si sono ritrovati protagonisti in prima persona della ricerca, muovendosi fisicamente con tutti i mezzi possibili, andando alla fonte di chi la vera Bellezza l’ha incontrata davvero! Il clima Full of Joy ha fatto il resto ed ha permesso a questi 40 ragazzi di essere loro stessi bellezza gli uni per gli altri.

Grazie ai ragazzi di Bagnolo, Barco di Bibbiano, Correggio, Montecchio, Aiola, Massenzatico, Gavassa, Buon Pastore e Duomo di Reggio Emilia, Rubiera, agli educatori e all’instancabile don Francesco Avanzi, tutti veri appassionati di Bellezza! La gioia di questi giorni è stata un frammento di Bellezza in più, a cui sicuramente ne seguiranno altri perché, come dice Cecilia di Bagnolo, “L’Ac non delude mai!”.

l'équipe Acg


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