"La pace fa notizia" (Festa della pace -ACR)
La storia di Tent of Nations inizia nel 1916, con una porzione di terra di poco più di 40 ettari, su una collina distante 9 km da Betlemme, vicino al villaggio di Nahalin, dove Daher Nassar, il bisnonno di Daoud, aveva dato vita a una grande vigna. Una terra ricca e fertile, in cui Daher sognava un futuro di pace per sé e la sua famiglia. Dopo l’occupazione, nel 1991 il governo di Israele dichiarò la terra della famiglia Nassar proprietà di Israele, minacciandone la confisca. I Nassar però non si sono arresi: fortunatamente conservate nel tempo le carte che attestavano la proprietà e la corretta registrazione del terreno, ne hanno rivendicato i diritti, riuscendo così ad evitare la momentanea espropriazione. Purtroppo i problemi non sono di certo terminati e da allora la famiglia Nassar, fino a Daoud, vive costantemente in una situazione di precarietà, impegnata in una battaglia legale con Israele ad oggi non ancora conclusa.
Numerosi sono i tentativi per impedire loro di continuare a vivere in quella terra: attacchi violenti, ordini di costruzione di strade nella loro proprietà per collegare gli insediamenti di Gush Etzion, isolamento, taglio dell’energia elettrica e dell’acqua potabile, divieto di costruire sul proprio terreno e di piantare tende, continui sradicamenti di alberi e distruzioni di colture. Eppure, di fronte a tutto questo, la famiglia Nassar ha scelto di seguire la via sicuramente più difficile, ma anche la più bella: quella del bene, rifiutando la violenza, l’odio e la rabbia.
In Palestina si trovano diversi esempi di resistenza non violenta, ma su tutti la famiglia di Daoud si contraddistingue per la creatività: sono stati installati pannelli solari per far fronte alla mancanza di elettricità, viene raccolta e riciclata l’acqua piovana, gli alberi sradicati vengono ripiantati, hanno in progetto di creare il biogas producendo il compost e quando è stato vietato di costruire sulla superficie, hanno pensato di creare nuove stanze sottoterra. La famiglia Nassar non rinuncia ai propri sogni e ogni volta che nasce un ulteriore ostacolo, viene avviato un nuovo progetto di solidarietà per contrastarlo.
Durante l’anno si svolgono infatti campi estivi per i ragazzi di Betlemme, seminari di formazione per le donne che non hanno accesso all’istruzione, campi di volontariato e tanto altro ancora. Nella farm di Daoud c’è sempre qualcosa da fare, come dare una mano a coltivare i campi di grano, raccogliere la frutta, piantare nuovi alberi di fico, mandorli, olivi. La vigna di Daher è diventata oggi una grande tenda che ogni anno accoglie centinaia di persone provenienti da tutto il mondo: a Tent of Nations si impara a estirpare la violenza e a seminare la pace.