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Testimoni

Vittorio Bachelet

Roma, 20 febbraio 1926 – Roma, 12 febbraio 1980

Il 20 febbraio 1926 nasce a Roma, da Giovanni e Maria Bosio. È il figlio più piccolo, ultimo di nove fratelli, tre dei quali morti in tenera età. Dei cinque (tre ragazze e due ragazzi) il primogenito, Adolfo, gli farà da padrino di Battesimo.

La famiglia Bachelet si trasferisce dal 1932 al seguito del padre, ufficiale del genio, a Bologna.

Nel 1934 risulta iscritto nei fanciulli di Azione Cattolica, presso il circolo parrocchiale di S. Antonio di Savena.

A Roma nel 1938 inizia a frequentare il liceo classico. Negli anni degli studi superiori è coinvolto nelle attività della Congregazione mariana guidata dal cardinal Massimo Massimi.

Nel 1943 consegue la licenza liceale. Si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza; solo nel successivo anno accademico inizia a frequentare regolarmente i corsi. Durante il periodo universitario cresce il suo impegno all'interno della Fuci, sia nella sezione romana, sia nel centro nazionale. Diverrà condirettore di "Ricerca", il periodico della federazione universitaria.

Il 24 novembre 1947 si laurea, con una tesi su I rapporti fra lo Stato e le organizzazioni sindacali (votazione 110/110); suo relatore è il prof. Levi Sandri.

Nell'anno accademico 1947-48 è assistente volontario presso la cattedra di Diritto amministrativo.Tra il 1949 ed il 1959 in Università svolge attività di ricerca accanto al prof. G. Zanobini.

Dal 1950 è redattore capo di “Civitas”, rivista di studi politici diretta da P.E. Taviani; di questo periodico, a cui collaborerà sino al 1959, sarà poi vicedirettore responsabile.

Negli anni cinquanta ha incarichi presso il cir (Comitato italiano per la Ricostruzione) e le strutture della Cassa per il Mezzogiorno.

Il 26 giugno 1951 si sposa con Maria Teresa (Miesi) De Januario. Il 13 aprile 1952 nasce la figlia Maria Grazia ed il 3 maggio 1955 nasce il figlio Giovanni.

Dal 1956 al 1959 insegna Istituzioni di diritto amministrativo presso l'Accademia e Scuola di applicazione della Guardia di Finanza.

Nel 1957 consegue la libera docenza in Diritto amministrativo e in Istituzioni di diritto pubblico, e pubblica la sua prima opera monografica di contenuto giuridico: L'attività di coordinamento nell'amministrazione pubblica dell'economia.

Dal 1958 al 1961 insegna Diritto amministrativo presso la facoltà di Giurisprudenza di Pavia.

Nel giugno 1959 viene nominato da Giovanni XXIII vicepresidente dell'Azione Cattolica Italiana; presidente è Agostino Maltarello.

Dal 1961 insegna, prima Diritto pubblico e poi Diritto amministrativo, nella facoltà di Scienze politiche di Trieste; sarà ordinario dal 1965.

Nel 1964 diviene presidente generale dell'Azione Cattolica.

Dal 1968 insegna, come docente ordinario, Diritto pubblico dell'economia presso la facoltà di Scienze politiche della Libera Università internazionale di studi Pro Deo.

Conclude il lungo periodo alla guida dell'Azione Cattolica nel 1973 (tre mandati, l'ultimo dei quali, dal 1970 al 1973, come primo presidente dell'Ac ridisegnata dal nuovo Statuto) e viene nominato vicepresidente della commissione pontificia per la famiglia, del comitato italiano per la famiglia, della Commissione italiana Justitia et Pax.

Nel 1974 è docente ordinario di Diritto pubblico dell'economia presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università di Roma "La Sapienza".

Dopo le elezioni amministrative del giugno 1976, è eletto a Roma in Consiglio comunale.

Il 21 dicembre 1976 viene eletto vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura.

Il 12 febbraio 1980 è ucciso dalle Brigate rosse al termine di una lezione universitaria.


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