“Maestro, abbiamo faticato tutta la notte
e non abbiamo preso nulla;
ma sulla tua parola getterò le reti».
(Ef 4,1.3)
Prendi il largo!.
Questo anno associativo è stato il primo del triennio dal titolo “Voi stessi date loro da mangiare” (Mt 14,16). Sono tre le azioni che caratterizzano tale cammino: fidarci di Gesù (Lc 5,1-11), modellando la nostra vita, personale e associativa, secondo uno stile di condivisione (Mt 17,1-9) che si apra agli altri e la faccia divenire generativa e missionaria (Mc 2,18-22).
Sulla tua parola.
Il Vangelo di Luca (5,1-11) ci ha guidati a fidarci di Gesù, come Lui stesso ha chiesto ai discepoli al margine di una notte piena di vuoto, di reti senza pesci. Sulla Parola del Maestro i discepoli gettano le reti e prendono una quantità enorme di pesci. Così passa la notte. E così finisce anche la paranoia delle reti vuote. Gesù dice ai discepoli e a noi che “incominciare a credere” significa smettere di credere alle nostre fragilità e tornare a riprendere il largo. Un invito a ricominciare, a ripartire, ad avere il coraggio di affrontare una nuova pesca, diversa rispetto al solito. Gesù, infatti, è presente nelle nostre vite e dice anche a noi: “Gettate la rete dalla parte giusta della barca e troverete! (cf. Gv 21).
Orizzonti di speranza.
Con questo Vangelo, a conclusione dell’anno associativo 2024/2025 e anno del Giubileo, nasce il tema del 41° Festincontro: «Prendi il Largo. Orizzonti di speranza». Siamo Pellegrini di Speranza ci ha ripetuto il nostro caro Papa Francesco. E, sulle orme di San Paolo, ci ha incoraggiati ad «abbondare nella speranza» (Rm 15,13), considerando tutte le persone come volti reali su cui irradiare la speranza (Bolla Spes non confundit).
Il programma delle serate del Festincontro desidera dare spazio all'incontro con alcuni volti della speranza per riflettere sulla capacità di ripartire dalle nostre fragilità, dai propri piccoli e grandi fallimenti e di darsi altre possibilità; per imparare a so-stare nella complessità, accompagnati dal Vangelo, e portare, nel “qui ed ora” di una quotidianità frenetica, una rinnovata forza generativa.
Sara Iotti
Presidente diocesana di Azione Cattolica